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Nella mia libreria

by - 15:18

Avete presente quel brutto, bruttissimo momento in cui senti che la confusione che ti avvolge è pronta ad esplodere?  Per me, e per chi mi legge probabilmente, di solito questa confusione è data dalle montagne di libri che accumulate nel corso del tempo sono pronte a crollare al minimo tascabile che gli si poggia sopra.
Insomma, per dirla breve: ho finalmente sistemato la mia libreria, e mi sono resa conto di quanto sia stata (e continuo ad essere) psicopatica nel farlo. C'è qualcosa nel sistemare i libri secondo un criterio tutto mio, che mi permette di rintracciarli a vista d'occhio, che mi fa sentire felice (quanto poco basta alle volte, eh?), perché esprime tutta la mia soggettivissima natura di lettrice. La mia libreria è uno spazio, che al pari di questo blog, silenziosamente parla di me. E pertanto perché non mostrarvela? 
Iniziamo! Per la vostra gioia, giuro che salterò la parte dedicata ai libri universitari.

  • I TASCABILI (O quelli che io ho arbitrariamente deciso essere tali)


Questo primo psicotico scaffale è ordinato per formato, e in questo ci colpa anche il tirocinio in una bellissima biblioteca che ho avuto l'occasione di fare circa un annetto fa. Ovviamente dominano subito i piccolini blu, come li chiamo io, ovvero i Sellerio, tra cui primeggia il mio amato Andrea Camilleri. Ma ci sono anche molti altri libri di case editrici indipendenti che ho particolarmente apprezzato:
le raccolte di epistole dell'Orma Editore (ve ne avevo parlato qui), i due volumi de Le voci dei Libri della Marcos y Marcos, l'enciclopedia dei personaggi letterari di Fabio Stassi e la storia delle maggiori collane letterarie d'Italia di Ferretti (entrambe Minimum Fax), infine molti libri della Navarra Editore, casa editrice palermitana alla quale sono particolarmente affezionata. C'è anche qualche classico (che forse dovrei pensare di riporre meglio) come Calvino, Queneau e McEwan. E, diciamoci la verità, anche qualche sbaglio di gioventù, come Senza Sangue di Baricco e molte edizioni a 99 cent della Newton Compton (mai letto in vita mai traduzioni peggiori).
Ah sì, timidamente compaiano due guide turistiche che mi ricordano che un tempo ho avuto i soldi necessari per concedermi un viaggetto.

  • I (MIEI) CLASSICI

Può mai mancare uno scaffale con i classici di tutti i tempi, e i classici della mia vita? Qui qualche evidente segnale dei miei studi balza all'occhio: le edizioni dell'Iliade e dell'Odissea con testo greco a fronte, i due volumi del Decameron, le edizioni critiche di Poliziano, Machiavelli, Dossi e Pirandello. Ma ovviamente il tocco personale non può mancare, e così accanto alle Mille e una notte troviamo Un cappello pieno di ciliegie di Oriana Fallaci, accanto alle due edizioni de Il Gattopardo (di cui una del 1959) troviamo Gabriel Garcia Marquez (di cui sono riuscita ad accaparrarmi ad un prezzo scontatissimo anche uno dei Meridiani a lui dedicati), Stendhal e Flaubert. La psicosi di cui vado più più fiera è però quella bella pila di Oscar Mondadori che contiene di tutto: da Goldoni a Conrad, da Charlotte Bronte a Verga e Dostoevskij, e ovviamente la immancabile Jane Austen. E anche se qualcuno storcerà il naso, non potevo che collocare qui anche una copia de Il piccolo principe


  • I LIBRI-VITA

Lo scaffale che amo di più, quello verso cui volgo più di frequente lo sguardo. I libri che hanno segnato la mia vita, i miei studi e il mio destino di lettrice. A sinistra innanzitutto ho riposto i libri di grande formato (sì, ho 26 anni, un edizione pop-up del Piccolo principe e ne vado fiera), gli atlanti, e i grossi volumi di una delle migliori scoperte degli ultimi anni Tiziano Terzani. Ma i veri libri-vita sono quelli che ho impilato nelle colonne di destra. E dal momento che non c'è fondo alla follia li ho divisi in stranieri e italiani. 
Tra gli stranieri la mia preziosissima collezione di Malamud (ben sei libri), alcuni classici moderni della Oscar Mondadori tra cui l'immensamente amato Edgar Lee Masters con L'antologia di Spoon River, Carver con la raccolta di racconti Principianti (avete letto il nome del blog? Poteva mai mancare?), la nuova traduzione di Matteo Colombo de Il giovane Holden, Nabokov, Kundera, Kristof e ovviamente Easter Parade di Richard Yates (la recensione la trovate qui). 
E nella colonna di destra? Di tutto, veramente di tutto: da Francesco Piccolo, Silvana Grasso, Evelina Santangelo, Michela Murgia (studiati e ammirati durante gli anni universitari) ai più grandi come Vitaliano Brancati, Montale, Pavese, Vittorini, Sciascia (ben quattro volumi, che maestro immenso), Anna Maria Ortese, Pasolini, Primo Levi, e ovviamente Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi. Qualcuno però ha smarrito la strada, e così fa capolino anche Lo Straniero di Camus arrivato quando ormai i posti della colonna di sinistra, dedicata agli autori internazionali, era ormai completa. Sì, chiamate la neuro.

  • I WORK IN PROGESS
Ovviamente non tutti gli scaffali nascono belli che colmi, alcuni attendono ancora di conoscere o di completare il proprio destino, ma sempre secondo un filo (il)logico. Il piccolo scaffale che vedere nell'immagine superiore è quello in cui conservo i libri comprati e prestati mai letti. Senza che ne rendessi conto sono tutti classici. Che cosa ho che non va per ora coi classici? Due Hemingway, ben quattro Vargas Llosa, un Asimov e un Saramago. Dite che mi mandano le macumbe mentre dormo? 
Nello scaffale di sotto invece sono raccolte le mie graphic novel e il libro illustrato di Harry Potter. Pian piano vorrei dedicare un intero scaffale proprio a questo genere. A destra tre libri entrati prepotentemente tra i miei libri-vita in questa stagione di letture: Purgatorio di Eloy Martinez, I miei piccoli dispiaceri di Miriam Toews e Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi (trovate la recensione qui). Loro sono in attesa di costruire insieme ad altri compagni di avventura un nuovo scaffale di libri-vita. 


  •  I RANDOM

Anche la mia creatività e la mia follia hanno dei limiti. E certi libri non sono proprio riuscita a classificarli o a raggrupparli secondo un disegno coerente. Perciò signori e signore, ecco qui i libri random! Al pari di un mercatino dell'usato qui davvero è possibile trovare di tutto: tanti libri della Universale economica Feltrinelli tra cui Saramago, Allende e Le relazioni pericolose di De Laclos; Salman Rushdie con il suo classico I figli della mezzanotte e i due commuoventi libri di Antonia Arslan La masseria delle allodole e La strada di Smirne; un Calvino reduce delle scuole medie, Revolutionary Road di Richard Yates, alcuni saggi come Operazione Gattopardo, Le lacrime degli eroi (bellissimo saggio per chi ama la letteratura e la filosofia greca), I cento libri di Piero Dorfles, i Florio, storia di un'importantissima famiglia imprenditoriale siciliana; alcuni best seller come L'eleganza del riccio, Amabili resti,  i libri di Simonetta Agnello Hornby, e un paio di Pennac. Un paio di libri di letteratura cinese di cui vi ho parlato qui. E infine dei titoli che mi mettono in imbarazzo perché vorrei dar loro una collocazione più dignitosa: Lamento di Portnoy di Philip Roth, L'invenzione della madre di Marco Peano (straziante), Lo scuru di Orazio Labbate e infine Carne viva di Merritt Tierce (di cui trovate le rispettive recensioni qui e qui).


Ecco, qui si conclude il tour, sperando che nel frattempo non avrete deciso di non seguirmi più perché sono una pazza isterica. Molti libri che ho letto e amato sono divisi tra me, mia madre e mia sorella, per questo non li vedete in queste immagini. Ma in linea di massima tutte le mie scelte più rappresentative sono qui. 
E voi quali strane manie da lettori avete? Mi piacerebbe vedere qualche immagine delle vostre librerie o anche solo del vostro scaffale più amato. 
Se vi va, scrivetemi su Facebook alla pagine del blog What we talk about when we talk about books? inviandomi le vostre foto che raccoglierò e condividerò in un album dal titolo "La mia libreria", oppure scrivetemi su Twitter @Wetalkaboutbook, ritwittiamo e commentiamo insieme con l'hashtag #Lamialibreria le immagini delle nostre librerie e le nostre folli manie da lettori.

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13 commenti

  1. Se parliamo di isterie da lettori accaniti, beh, non posso tirarmene fuori! Io tendo ad ordinare per collana, con l'eccezione dei libri di case editrici di cui non ho molti esemplari. Ho però uno scaffale interamente dedicato alla saggistica e uno per i classici greci e latini, mentre i grandi poemi (Iliade, Odissea, Eneide, Commedia, Orlando furioso e Gerusalemme Liberata) stanno su un loro piedistallo assieme alle raccolte di poesia. Credo di dire una cosa superflua confessando che anche la nuova libreria, entrata in casa solo l'anno scorso, sta già soffrendo il sovraffollamento!

    p.s. Leggi il prima possibile Le intermittenze della morte: io l'ho adorato!

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    1. Grazie Cristina, non mi sento sola allora! :D Non nutrivo dubbi sul fatto che nella tua libreria campeggiassero tanti bei classici dell'antichità. Anche io ho una sfilza di classici latini che ho dovuto per necessità collocare tra i libri universitari che qui non ho mostrato. E leggerò sicuramente Le intermittenze della morte, è riposto in quello scaffale da giugno, ma per un motivo o per un altro do sempre precedenza ad altre letture!

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  2. Che bello vedere la tua libreria! Anche la mia è organizzata in modo personale, un po' per genere, un po' per dimensioni, un po' a caso...
    Non ho facebook, ma magari riuscirò a mettere qualche foto sul blog!

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    1. Lieta che ti piaccia il mio articolo e lieta di sapere che c'è chi soffre di piccoli disturbi come me! :D Spero allora di poter leggere un tuo articolo, sono curiosa!

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  3. Risposte
    1. Anzi mi sono mantenuta parca con le foto :) Non mento quando dico che a casa mia ci sono più librerie che persone!

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  4. Oh be' ^_^ Anche tu non scherzi! Io ne ho stipati ovunque, ovviamente l'ordine è tutto mentale, mio, dunque a prima vista credo emerga l'anarchia assoluta XD
    Ho sezioni per poesia, saggistica, altre per libri classici e "vecchi" per edizione, e via così, ma nello stesso tempo cerco di accorpare per CE e anche per giochi di colore delle coste XD Son folle, oh sì! Caratteristica di molti lettori, credo!
    Ti invidio moltissimo lo spazio dedicato ai libri-vita: bello!!! :O

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    1. Grazie Glò! Mi sento meno sola allora :P Anche io fino a non molto tempo fa ne avevo stipati ovunque, anche in quei cassettoni che si mettono sotto il letto pensa! Poi mi sono resa conto che forse era meglio che comprassi una libreria Billy tutta mia, e quello è stato l'inizio della follia!

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  5. Oh che bello!!Come tutti i lettori ossessivo compulsivi, anche i miei libri subiscono passivamente tutte le mie fissazioni sulla disposizione. Ma non solo... confesso qui che il loro ingresso nella mia libreria ha delle tappe ben precise. Allora:
    1) Passaggio nella scrivania, dove verranno registrati nel foglio Excel "La mia biblioteca personale" e nello sticky note sui libri del mese per il blog;
    2) Trasferimento nell'apposito scaffale dei Libri Da Leggere (attualmente stipato fino all'inverosimile...)
    3) Nel comodino, quando è arrivato il loro turno nella lettura (almeno questo, lasciato all'ispirazione del momento)
    4) Finalmente al loro posto nella libreria... e qui per temi a seconda dello scaffale! Quindi abbiamo:
    - lo scaffale delle biografie
    - lo scaffale dei romanzi a tema storico
    - i classici
    - lo scaffale dei libri in lingua straniera
    - poi, divisi per sesso, gli uomini che mi piacciono di più e le donne che mi piacciono di più
    - a parte, uno scaffale dedicato a Simone de Beauvoir e Virginia Woolf
    - uno tutto per la Newton Compton, tutti colorati e carini
    .... vari ed eventuali!

    Ho dato abbastanza sfoggio di problematiche psicologiche?? :)

    Lady Hella
    http://bookshelf54.blogspot.it/

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    1. Ciao Lady Hella, è un piacere trovarti anche qui! Ok, devo ammettere che il tuo rigoroso metodo ci batte tutti, se io divido solo per nazionalità tu dividi anche per sesso! È magnificamente folle :D

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  6. Non esiste un lettore vero senza manie sulla disposizione della propria collezione di libri! Anch'io provo una gran pace nel riordinare le mie librerie e mi perdo spesso a fissare gli scaffali estasiata e soddisfatta XD
    La tua è una collezione di tutto rispetto, non c'è che dire! Chissà, forse un giorno avrò anch'io il coraggio di fare un post di questo genere... Sbirciare le librerie degli altri è sempre divertente. Infatti ti sei guadagnata una nuova lettrice ;)

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    1. Grazie mille Julia :) È vero, sono "fiera" dei miei libri e saperli lì davanti ai miei occhi, nell'ordine maniacale che ho voluto mi rende felice. Però adesso anche io voglio sbirciare la tua collezione! Poco importa se è piccola, grande, ordinata, disordinata, l'importante è che dica qualcosa di te.
      A presto!

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  7. Scopro ora che siamo coetanee :)
    L'ordine per formato non lo avevo mai sentito!
    Io li ordino più o meno per casa editrice, non avendo molto spazio per farlo a rigore ci sono delle eccezioni. Idealmente avrei anche degli spazi riservati ai miei autori preferiti (Tabucchi, Queneau, Pessoa, ...) ma ora non posso farlo. Comunque ti manderò qualche foto su Facebook.

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