Powered by Blogger.

La storia delle mie tette - Jennifer Hayden

by - 10:46

È da molto tempo che non torno a parlarvi di una bella graphic novel. Anche in questo settore il mare magnum delle pubblicazioni è talmente ampio che può risultare davvero difficile navigarlo. Uno dei grandissimi pregi del genere letterario è infatti la possibilità di utilizzare come medium narrativo le immagini, in modo da rendere più immediata (che non è sinonimo di scontata) e probabilmente anche più personale la storia che si vuole raccontare. 
«Avevo già deciso di scrivere questa storia, ma non mi fidavo della mia abilità con le parole. Aiutandomi con i disegni, invece...» ci dice Jennifer Hayden ad un certo punto del libro di cui parleremo oggi, e possiamo affermare senza dubbio che mai decisione fu più giusta.



La storia delle mie tette
di Jennifer Hayden 

Edizioni BD


Collana: Psychopop.
Traduzione: Micol Beltramini.
Pagine: 349.
Prezzo: 20 €.
Data di pubblicazione: giugno 2016.

Quella che ci racconta l'autrice è la storia delle sue tette certamente, ma è al contempo la storia di una vita che queste tette hanno accompagnato tra alti e bassi: il nostro corpo non è soltanto carne, ma è parte di noi stessi, e soprattutto delle nostre trasformazioni. Lo è in particolar modo il seno, quello componente, percepita come tanto essenziale per la nostra femminilità, che segna davvero il momento del cambiamento: c'è un prima del seno, e c'è un dopo il seno

Lo sa bene Jennifer Hayden che decide di partire proprio da lì: dal momento in cui tanto ardentemente desidera che esso spunti, per segnare il suo approdo alla maturità biologica. Ma soprattutto decide di concludere nel suo opposto speculare, cioè nel momento in cui deve dire loro addio. 
E nel mezzo? Nel mezzo c'è la vita che scorre, con tutte, senza esclusione di colpi, le sue gioie e le sue miserie: c'è l'adolescenza, una madre operata per un cancro al seno, un padre infelice, un matrimonio finito che continua stancamente a trascinare se stesso, tanti amori, il vero amore, la ricerca di se stessi e del proprio posto nel mondo, l'incontro con un'altra, nuova, famiglia e soprattutto con donne straordinarie, la nascita della propria famiglia, tante perdite, strazianti ma inevitabili, e infine lui, il cancro al seno, vissuto come un motivo di ridiscussione e di rinascita. 
A volte, nel corso della lunga narrazione, si perde forse un po' il legame con la prospettiva narrativa privilegiata, quella del seno, ma lo si perdona facilmente a Jennifer Hayden che riesce sempre a toccare le corde dei suoi lettori, vuoi con la sua ironia e la sua schiettezza canzonatoria, vuoi con la sua delicatezza. 
C'è talmente tanta vita, talmente tanta personalità che straripa da questo libro, che ogni tanto forse è necessario posarlo, assaporarlo con lentezza, assimilarlo. Perché nulla vi è di eccezionale in ciò che ci viene raccontato, ma è tutto profondamente umano ed immediato, e per questo certamente più forte. La stessa protagonista, la stessa Jennifer Hayden tutto è tranne che un modello esemplare di coraggio e fermezza: ha i suoi dubbi su ogni cosa, dalla carriera che cerca di costruirsi, alla vita che ha scelto, fino al proprio ruolo di madre; ha le sue debolezze, dal rapporto di incomunicabilità con il padre, che non riesce a spezzare, fino alla paura, lacerante e paralizzante di non guarire. Ma alla fine, ciò che più conta, ha l'amore di chi le è vicino, e soprattutto di sé stessa, che abbatte quel noli me tangere che chi è malato, è purtroppo spesso costretto a portarsi dietro come una condanna.
Preziosissima è anche la postfazione dell'oncologo Alberto Costa, che vede bene in questa graphic novel un messaggio di speranza, non solo nei confronti del cancro, ma anche nei confronti della vita.

You May Also Like

6 commenti

  1. Ne ho gustato tutta la prima parte su Fumettologica. Delizioso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io lo metterei nella letterina a Babbo Natale, fossi in te :)

      Elimina
    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    3. Vorrei metterci anche qualche fumetto di Zerocalcare in quella letterina. :-)

      Elimina
  2. Lo avevo visto in libreria molto tempo fa, e mi aveva piacevolmente colpita a primo impatto. Non immaginavo dentro ci fosse tanta roba!

    RispondiElimina