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Confusione - Elizabeth Jane Howard

by - 14:42

Risale al 15 settembre l'uscita, presso la Fazi Editore, del terzo volume della saga dei Cazalet: Confusione. Tornare alla narrazione di Elizabeth Jane Howard ha sempre in sé qualcosa di magico, come tornare a casa dopo un lungo viaggio: prima ti guardi intorno alla ricerca dei volti e degli oggetti a te familiari, li percorri con lo sguardo, li ascolti, ti poni all'inizio come testimone silenzioso della loro quotidianità, fino a quando non comprendi che l'immersione è davvero diventata tale, e ti senti finalmente tornato nel luogo che è sempre stato in un angolo della tua mente.


Confusione 

di Elizabeth Jane Howard

Fazi Editore

Traduzione: Manuela Francescon
Collana: Le strade
Pagine: 526
Prezzo: 18,50€
Data di pubblicazione: 15 settembre 2016

Prima di parlarne facciamo un piccolo passo indietro per chi ancora non conoscesse la splendida narrazione di Elizabeth Jane Howard: La saga dei Cazalet ovviamente prende il suo nome dalla famiglia oggetto di attenzione, appartenente a quella alta borghesia imprenditoriale inglese che ha fatto le fortune di un intero paese nel secolo scorso, con il loro articolato albero genealogico tipico delle famiglie di una volta: due nonni capostipiti, quattro figli, tanti nipoti. Se il primo volume, Gli anni della leggerezza aveva accompagnato il lettore negli anni immediatamente precedenti la seconda guerra mondiale, e il secondo, Il tempo dell'attesa (di cui trovate qui una mia recensione), si immergeva nei suoi anni più cruenti, tra il 1939 e il 1941, ecco che alfine, Confusione ci accompagna verso la sua fine, tra il 1942 e il 1945
La guerra sta dunque terminando, e, soprattutto in Regno Unito, ha perso la virulenza degli anni precedenti, per quanto ancora condizioni profondamente la vita di tutti i suoi abitanti. Eppure nonostante ciò il tempo scorre e porta con sé inevitabili cambiamenti: ed è proprio qui che si innesta la confusione da titolo. È evidente che lo status quo dell'alta borghesia inglese sia stato completamente sovvertito dalla guerra, e al contempo lo è quello della famiglia Cazalet, non solo nella sua appartenenza sociale, ma anche e soprattutto nelle sue dinamiche quotidiane. 
Tutti i personaggi finiscono per affrontare cambiamenti più o meno consistenti, e come nel precedente volume è sempre più evidente che la focalizzazione della narrazione si concentra sempre di più sulle più giovani generazioni dei Cazalet: quelli di Polly, Louise e Clary sono i soli tre punti di vista a cui siano dedicati dei veri e propri capitoli, ma soprattutto sono quelli certamente più interessanti per quello che è il vero focus della narrazione, e cioè l'idea di cambiamento.

Foto di Peter Stackpole, 1939.
Polly, Louise e Clary non sono più delle bambine ormai, ma delle vere e proprie giovani donne che devono trovare il proprio posto nel mondo. E devono farlo sapendo che la loro educazione è carente, non avendo mai frequentato una vera e propria scuola come i loro fratelli; sapendo che, per quanto il mondo stia timidamente conoscendo un cambiamento nei propri dettami di genere, il ruolo sociale e lavorativo di una donna sarà sempre secondario; sapendo che la guerra sta per finire, ma non avendo la ben che minima idea di che cosa ne sarà del mondo, e soprattutto del loro mondo, dopo di essa. Ognuna di essa inoltre ha in questo delicatissimo periodo di transizione perso in qualche modo un punto di riferimento: Polly la madre, Sybil; Clary il padre, Rupert; mentre Louise, forse non a caso il personaggio più allo sbando dei tre, sembra non averne mai avuto realmente uno.


Non è certamente un caso che la Howard regali una voce prominente a queste tre protagoniste: in ciascuna di esse, e in particolare a mio parere in Louise, è possibile trovare qualche elemento delle sua biografia e della sua esperienza. E accanto ad esse è possibile collocare anche un personaggio in qualche maniera outsider rispetto alle nuove generazioni, ma anche rispetto alle vecchie: quello di Zoe, la seconda moglie di Rupert Cazalet, più grande di appena dieci anni della sua figliastra Clary. La più grande pecca di Zoe, secondo la famiglia, è stato un giovanilismo sempre ostentato e sopra le righe, assopito inevitabilmente e contro volontà a causa della guerra. Eppure, la fine di essa e le profonde incertezze che essa ha comportato e comporterà anche per lei rimetteranno in gioco tutti gli scenari possibili. 


Nonostante queste focalizzazioni rimane in ogni caso quell'idea di coralità della narrazione, che tanto ci fa apprezzare la penna di Elizabeth Jane Howard e tanto ci fa amare la famiglia Cazalet. Individualità e collettività sono sempre strettamente collegate tra loro, anzi probabilmente è in Confusione che la scrittrice, pur sbilanciandosi maggiormente da un punto di vista narrativo verso la prima, da la sua prova migliore in questo senso:

La nostalgia di casa era tornata ad assalirla quasi con la stessa violenza di quando era bambina, e aveva già passato molte mattinate sola nel letto a pensare con rimpianto alla vecchia casa un po' cadente ma familiare [...] il ronzio dei dischi che giravano sul grammofono nella stanza dei piccoli, il brontolio monotono del Generale che dettava i suoi scritti, il mormorio come d'insetto della macchina per cucire della Duchessa [...] la tenacia  di Polly e Clary nel non mostrarsi impressionate dalla vita tanto più da adulta che conduceva lei, l'incredibile capacità di Lydia di imitare alla perfezione chiunque; e poi Miss Milliment che era sempre uguale ma anche sempre un po' più vecchia [...] e in stridente contrasto Zia Zoe, che riusciva ad essere elegante qualunque cosa indossasse e cui gli anni trascorsi in campagna non avevo tolto un briciolo di bellezza e buon gusto; e la cara Zia Rach! Per lei il più bello dei complimenti era "pratico": «un cappello così pratico», «una madre dotata di grande senso pratico.

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4 commenti

  1. Risposte
    1. Ahahahaha, ad un certo punto non ci sono più parole! :)
      Spero che la gitarella a Palermo sia andata bene! Ho visto qualche foto su Instagram.

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  2. Sono ferma al primo volume - che comunque ho già amato - ma in questi giorni mi sta tornando la febbre Cazalet e penso proprio che andrò in libreria ad acquistare il secondo!

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    1. Ciao cara :) Quanto tempo!
      Bando alle ciance, goditi la famiglia Cazalet finché puoi, che un lungo inverno senza di loro sta arrivando... Per la prossima uscita si dovrà aspettare la primavera 2017!

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