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22/11/'63 - Stephen King

by - 09:06

Ecco che torniamo a poco a poco attivi sul blog con una recensione dell'ultimo splendido libro a cui ho dedicato le mie ultime settimane. Innanzitutto una piccola ma necessaria premessa: questo spazio e le relative pagine social, con ogni probabilità, nei prossimi giorni (che si spera non si trasformino in mesi), subiranno un necessario rallentamento: come molti di voi sapranno, è da poco uscito il famigerato bando per il Concorso Scuola 2016, e temo che la cosa assorbirà le mie già misere energie. Anche le mie letture difatti andranno incontro ad una certa battuta d'arresto, tanto che non sono nemmeno certa di riuscire a portare avanti il mio impegno con la rubrica Editore del mese
Ma dopo queste brutte, brutte notizie, entriamo nel vivo del post e parliamo di un libro diventato in pochi anni un piccolo classico di un autore ormai unanimemente considerato tra i più bravi e prolifici dei nostri tempi: signori e signore, parliamo di 22/11/'63 di Stephen King.



22/11/'63

di Stephen King

Sperling & Kupfer


Collana: Pickwick
Traduzione: Wu Ming I
Pagine: 767
Prezzo: 12,90 €
Data di pubblicazione: 2011

Avevamo già sommariamente raccontato la trama di questo libro nel precedente post, in occasione della sua trasposizione in una serie televisiva interpretata da James Franco, che debutterà ad aprile in Italia. Ma ripercorriamola insieme. 
Protagonista è Jake Epping, un insegnante di 35 anni che vive e lavora nella cittadina di Lisbon Falls, nel Maine. Jake è un insegnante e un uomo molto sensibile e capace, ma tormentato come tutti da fantasmi interiori: un divorzio appena concluso con una donna dedita all'alcol e una fondamentale incapacità nel mostrare i propri più intimi sentimenti che gli impedisce di crearsi delle autentiche relazioni con gli altri. Jake dunque è un uomo essenzialmente solo, senza molto più nella vita del proprio lavoro. Un'esistenza, purtroppo, come tante altre. 
Il suo futuro (ed è buffo esordire con questa parola) però verrà segnato da un evento tanto inaspettato quanto sconvolgente: la scoperta di una «tana del coniglio» in grado di catapultarlo improvvisamente al 21 ottobre del 1958.
A fargli scoprire questo leggendario passato parallelo è Al Templeton, un amico e gestore di una tavola calda nella cui dispensa si nasconde proprio questo passaggio. Al conosce la «tana del coniglio» sin dall'apertura del proprio locale, e più volte ha approfittato di questo straordinario evento, fino a quando un'idea tanto folle quanto geniale non lo ha illuminato: salvare la vita al presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy, assassinato a Dallas proprio il 22 novembre 1963. Salvare Kennedy, ritiene giustamente Al, non significa soltanto salvare una vita in fin dei conti innocente, ma cambiare davvero radicalmente le sorti mondiali dell'ultimo mezzo secolo di Storia: impedire l'uccisone di Bob Kennedy, ma anche quella di Martin Luther King e dunque impedire gli scontri razziali che ne derivarono, e soprattutto impedire la fase più acuta di quella mattanza che per l'America rappresentò la guerra in Vietnam. Fare ciò però significa dedicare anni e anni della propria vita al progetto, mentre sulla realtà del presente il continuum spazio-temporale rimane in qualche modo interrotto: qualsiasi lasso di tempo si trascorra nel passato, difatti, equivale soltanto a due minuti nel presente. È necessaria, dedizione, sangue freddo, ma soprattutto nulla da perdere nella realtà del 2011. Al era l'uomo perfetto per un'operazione del genere, ma purtroppo un cancro lo sta uccidendo. Chi se non Jake può sostituirlo?

Su quasi ottocento, sapientissime, pagine si articola la narrazione di Stephen King, in un continuo avanti e indietro tra passato e presente. Gli anni '60 sono vissuti da Jake in uno stato di costante stupore e scoperta, perché poco di quello che furono realmente ci viene raccontato nei libri di storia. Un'epoca certamente più genuina, ma non troppo diversamente pericolosa, investita da ansie e preoccupazioni collettive in fondo non lontane dalle nostre: se oggi abbiamo timori legati al terrorismo islamico, per dire l'esempio più evidente, allora avevano il terrore di una guerra atomica sempre sul punto di poter esplodere.

Ma soprattutto quello che per Jake è fonte di continua scoperta, è il modo in cui un minimo evento del passato può avere conseguenze sul presente. Nulla di nuovo, è il cosiddetto effetto farfalla su cui King gioca con grandissima abilità e fantasia, secondo i dettami di un passato assolutamente restio a farsi cambiare, anzi pronto a combattere per impedirlo. Quasi fosse un'entità divina. Dio non gioca a dadi con l'universo, diceva d'altronde qualcuno. 
Sulla trama principale inoltre, rappresentata da piccoli e grandi eventi e personaggi della Storia, si innestano ovviamente trame secondarie: Jake trascorre cinque anni nel passato, come può, pur non desiderandolo inizialmente, non costruirsi una vita e relazioni parallele? E così accanto ad affascinantissimi personaggi come Lee Harvey Oswald (il presunto assassino di Kennedy) e sua moglie Marina, accanto allo stesso Presidente e la sua consorte Jakie Kennedy, convivono personaggi minuti, ma rappresentativi di un'altra storia, quella nostra immediata quotidianità: un'amante Sadie, un collega paterno Deke, dei personaggi del 2011 da salvare dal proprio passato come Henry Dunning. Insomma, c'è grande, grande vita, mentre tutto danza sotto l'insegna dell'inevitabilità del destino: 

Per un momento tutto mi fu chiaro, e nei momenti in cui accade, vedi quant'è sottile il mondo. Non lo sappiamo tutti quanti, in cuor nostro? È un meccanismo perfetto e bilanciato di voci ed echi che fanno da rotelle e leve, onirico orologio che rintocca oltre il vetro degli arcani che chiamiamo vita. Oltre? Sotto? Intorno? Caos, tempeste. Uomini con martelli, uomini con coltelli, uomini con pistole. Donne che pervertono ciò che non possono dominare e denigrano ciò che non possono capire. Un universo di orrore e smarrimento circonda un palcoscenico illuminato, sul quale noi mortali danziamo per sfidare le tenebre.

È vero che la narrazione a volte indugia eccessivamente su aspetti giudicabili secondari, soprattutto se si ha una curiosità viscerale nel sapere come le cose potrebbero andare a finire. Ma nel complesso, alla fine tutto sembra essere estremamente necessario. King si butta piene mani sul romanzo storico, non disdegnando di inerire alcuni (ma tutto sommato pochi) elementi tipici del suo genere, tra il fantascientifico e l'orrorifico, con qualche significativa punta verso il distopico. Sono convinta che, in quanto autore, si sia divertito davvero tantissimo a scrivere questo libro, calandosi nei panni di uno scrittore-divinità in grado di dirigere, con un solo tocco di penna, le sorti del nostro passato e del nostro presente.

Insomma, rimane davvero The King

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4 commenti

  1. Anche per me questo libro è stato un gradito ritorno a King dopo gli anni della scuola, anche se non mi ha fatto rivivere la stessa carica adrenalinica e mi ha affascinato più per le atmosfere e gli episodi "secondari" del passato che per la vicenda Kennedy e le sue ripercussioni. Aspetto il film, credo sia un soggetto particolarmente adatto ad una serie tv! :)

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    1. Io sto già vedendo la serie tv, e devo avvertirti che, se hai apprezzato il libro o comunque la narrazione di King, devi armarti di santa pazienza! È notevolmente, notevolmente stravolta la storia :( Devo ancora cercare di capire se questo possa comunque considerarsi un pregio o meno però.

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  2. Innanzi tutto augurissimi per il concorso, davvero e di cuore. Questo libro non l'ho letto, ora che me lo hai fatto venire in mente rimedio. Ho letto quasi tutto di King, quindi...

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    1. Crepi il lupo Massimiliano! In realtà, non sono particolarmente fiduciosa, diciamo che piuttosto "ci provo" :) Sono fiduciosa però che questo libro ti piacerà, soprattutto se vieni già da una lunga tradizione di King!

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